Kundalini. Nei luoghi sottili della potenza creatrice.
Seminario 21-22 Ottobre 2023
Che cos’è la meditazione? E favorire la quiete della mente, con l’equilibrio dei soffi psichici… La meditazione, in fondo, potremmo definirla un particolare, profondo, intenso Ascolto. O meglio, senza autentico ascolto di sé, non ci può essere meditazione.
Il Naad dicono i testi antichi, il suono dell’essere, emana, modula da sé ogni cosa creata, è la Shakti primordiale, la Madre cosmica, il potere creativo divino. Il Naad è l’energia sprigionata dall’Assoluto, il primo (ed eterno) manifestarsi della potenza divina, il Naad risuona nella mente dello yogi che ha risvegliato Kundalini, canta il suo moto liberato, e il suono si libera inostruito o incausato. L’ascolto è la forma più semplice ed efficace per comprendere la profondità della meditazione, perciò gli yogi rappresentarono il segno del risveglio di Sé, Kundalini, come una potenza sonora che sale dalle profondità del cosmo interiore, cantando i suoni della natura, della foresta, della devozione, della musica. Il canale ascendente del Risveglio della potenza, unificata, la Susumna, non è altri che la Dea della Parola. Perciò, nel silenzio della meditazione occorre prestare ascolto al suono interiore, che parla all’iniziato la lingua dei simboli e delle potenze cosmologiche. Queste potenze sono rappresentate nei Chakra, che sono ruote o emanazioni di energia formante, distribuite lungo il sistema nervoso centrale, per dare vita alle esperienze universali del mondo vivente: quelle invisibili e remote all’inizio, inudibili, poi quelle intuitive e preverbali, infine quelle dotate di nome e di forma, tutte che cooperano al corpo cosmico e individuale. Kundalini non dorme mai, crea senza sosta il mondo interno, archetipo, immaginale e sottile, dentro cui ci muoviamo intessendo la nostra esperienza di viventi. Il sonno è il nostro essere svegli, agitarci nell’illusione di essere creatori e attori di un gioco che precede invece ogni raziocinio, il suono primordiale nel suo inesauribile atto creativo. La meditazione non è tecnica, come la malattia occidentale ha distorto, appropriandosi delle tradizioni d’oriente, è invece poetica. La poesia e la creatività sono espressioni del silenzio profondo e meditativo, della contemplazione immobile, spontanea. Solo quando la mente è pacificata, il suono, il canto, la musica delle sfere, la potenza creativa interiore ci rende partecipi della sua creatività e della sua magnificenza. Avvicinarci ai simboli con cui gli Yogi trasmisero il mistero più immanente, la vita profonda, la coscienza stessa nei suoi modelli ontogenetici, è predisporsi a familiarizzare con il mondo sottile e immaginale, e il suo potere generativo, la sua sorprendente, delicata sintesi di legami semantici, equilibri, concatenamenti, fiorire di petali di loto dell’intuire, soffi incrociati, immagini degli dei primordiali.
Durante il seminario affronteremo il sapere antico e tradizionale con cui sono state tramandate le dottrine del risveglio di Kundalini e la descrizione accurata dei Chakra, delle Shakti, e del modello metafisico, sonoro e poetico che ne è all’origine. E’ un sistema che sfida qualsiasi teologia e teismo, e nello stesso tempo ha la chiave per racchiudere in sé i misteri più ri-sonanti delle religioni, i misteri della creazione, dell’eternità, della presenza divina nell’immanenza, della conoscenza sacra. Allora, con la giusta disposizione, potremmo tentare la meditazione, o l’ascolto interiore, lasciare quindi che il Suono primordiale colleghi dentro di noi microcosmo e macrocosmo, il basso e l’alto, il divenire con l’essere, la Shakti con Shiva. La meditazione è ascolto, intuizione, preghiera.
Il seminario si svolgerà sabato 21 e domenica 22 Ottobre a Pesaro, inizio alle ore 10. E’ possibile seguire il seminario su Zoom. Il costo complessivo è di €150.
Si prega di leggere le informazioni sulla pagina Info e Contatti e seguire scrupolosamente le istruzioni di iscrizione.
Adesh.