Laya Yoga, percorso di Meditazione

Il Laya Yoga, spesso definito “lo yoga della fusione” o “yoga della dissoluzione,” è una forma di meditazione che mira all’unione non duale dell’individuo con l’Assoluto. Il termine “laya” significa “dissoluzione” o “assorbimento” , perciò Laya Yoga si riferisce all’esperienza diretta dell’unione con il divino e la realtà ultima.

Le pratiche di Laya Yoga consistono in tecniche avanzate di meditazione, ascolto dei suoni sottili, ripetizione di mantra, osservazione dei ritmi naturali, come il respiro, e la visualizzazione dei flussi energetici. Nella meditazione si apprende a conoscere il corpo a partire dagli elementi costitutivi, i Cinque Elementi (Pancha Mahabhuta). Questi elementi sono visti come espressioni dell’espansione progressiva della Shakti, che in forma di onda sonora emerge dall’unità divina primordiale, per espandere da sé il corpo universale dotato di organi e sensi. Qui, nella sua massima espansione, la Shakti divina si anima come Kundalini, per intraprendere la risalita verso l’assoluto, attraverso la coscienza incarnata, riassorbendo l’esperienza dei sensi.

Lo Yogi che ha compreso il mistero della presenza di Shiva riconosce la Shakti di Shiva in tutti i fenomeni dell’universo manifesto. Vede il mondo come il Corpo cosmico di Shiva, manifestato dai sensi. Ogni esperienza appartiene a Shiva come espressione di Shiva-Shakti. Il praticante apprende a riconoscere perciò in sé stesso la costante Presenza non duale.

Con la realizzazione diretta della presenza di Shiva, l’ego e l’identificazione con il corpo fisico vengono riassorbiti e risolti nella percezione del Sé universale. La pratica dello Yoga si compie in un processo di integrazione dell’individualità nella non-dualità, con la consapevolezza che l’Atman (l’anima individuale) e Brahman (l’Assoluto) sono uno.

Domenica 6 Aprile seminario introduttivo

Gli incontri settimanali si svolgeranno ogni mercoledì alle ore 21
a Pesaro e su Zoom


Il percorso proposto si sviluppa principalmente attraverso le formule tradizionali di meditazione:

  • Pran Purush, la percezione del corpo formato e costituito da flussi energetici sottili controllati dal respiro.
  • Hamsa – So Ham, il suono del respiro come radice impersonale dell’Io e la sua elevazione dal particolare all’universale, fino alla percezione del Niranjana, la totalità universale.
  • Bhuta Shuddi, purificazione degli elementi naturali, Etere, Aria, Fuoco, Acqua, Terra, attraverso la loro successione creativa, e loro espressione negli organi di senso, per poi favorire il loro riassorbimento dal più grossolano nel sottile e infine nella coscienza pura.
  • Meditazione di Kundalini e dei Chakra secondo la tradizione dei Nath
  • Intonazione e vibrazione del Suono (Naad), attraverso la vocalizzazione dei Mantra e l’ascolto interno
  • Visualizzazione e meditazione dell’Amrit, fonte della guarigione e del rinnovamento spirituale.

Altri esercizi e esperienze si sviluppano spontaneamente durante il percorso, che non si svolge in formula dogmatiche, ma percorre una ricerca continua, sempre nuova e vissuta nel presente, nella realizzazione.


Informazioni iscrizione:

Seminario del 6 Aprile, ore 10-13, 15-18. Quota promozionale di iscrizione 40 euro.

Percorso di Laya Yoga settimanale: ogni mercoledì ore 21-23. Singola lezione 30 euro, pacchetto ciclo di 10 incontri 250 euro.

Seminario e Percorso si possono seguire in presenza a Pesaro oppure in diretta su Zoom.


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